Un giorno da gatto (#FabR)










Sono un gatto, come tutti i felini sono riccamente fornito di fascino ed eleganza ma credo che nel mio caso le due componenti siano su livelli particolarmente esorbitanti. Sono fondamentalmente felice, ma le cose potrebbero andare ancora meglio, non bisogna mai accontentarsi ed io sono un felino alfa estremamente esigente.


Non ricordo come sono arrivato nella mia casa, probabilmente sono sempre stato qui. Da quando ho memoria, convivo con degli strani esseri bipedi, li chiamo umani, la loro funzione è provvedere al soddisfacimento di ogni mia esigenza. Gli umani che ospito nel mio spazio sono abbastanza simpatici, mi accarezzano e mi coccolano, ma solo quando ne ho voglia e fino a che non mi stufo. Per qualche strano motivo hanno a cuore il mio totale benessere. Strano fino ad uno certo punto: la realtà è che sono un felino assolutamente irresistibile e loro sono stregati dalla mia selvaggia felinità. Sono talmente ipnotizzati dalla mia personalità che puliscono quotidianamente i miei bisognini, mi spazzolano, mi rimpinzano di croccantini e accorrono ad ogni mio richiamo. Sono strani questi bipedi, decisamente pazzi, comunque li tollero perchè sono al mio servizio.


Il giorno è un'unità di misura del tempo che noi felini non riconosciamo, non comprendiamo l’assurda tendenza a frazionare la continuità del fluire del tempo. Probabilmente la limitata mente umana non riesce ad abbracciare il concetto nel suo insieme e necessita di dividerlo per elaborare i singoli pezzi.


Cercando di adeguarmi a questa assurda concezione, la mia giornata inizia all'alba; mi sveglio dopo aver sonnecchiato in una delle mie superfici morbide preferite. Nella mia casa ce ne sono molte estremamente confortevoli, cerco di alternarle il più possibile secondo una classifica che aggiorno periodicamente. Il sistema di valutazione è banale, molto simile alle stelle per gli alberghi.


La mia valutazione si basa sull’unità di misura chiamata “stellesquishy”, si va dal confort mediocre di una stellasquishy all'eccellenza delle cinque stellesquishy. Ovvio che nel mio spazio non si scende mai sotto le tre stellesquishy; sono un gatto di un certo livello io.


Sperimento svariate volte tutte le superfici idonee al riposo di casa ma le cinque stellesquishy sono solo per la mia cuccia personale, morbidissima ed avvolgente situata vicino al finestrone del soggiorno con ampia vista sul terrazzo e sui miei possedimenti esterni, il posizionamento nell'angolo tra il muro e la vetrina mi garantisce un buon livello di privacy, inoltre è perfettamente climatizzata in quanto posizionata sopra allo snodo del pavimento radiante, calda in inverno e fresca in estate, lontana da spifferi. Che dire, eccellente.


Appena mi sveglio penso subito a mangiare, di solito quando ho fame non chiedo il cibo, mi piazzo davanti al frigorifero e guardo i miei umani ammiccando fino a che non crollano psicologicamente, i tempi di attesa variano dai 30 secondi ad una manciata di minuti, gli umani non resistono alla mia penetrante personalità felina. Il problema è che all'alba i pelandroni dormono, quindi li sveglio. Dopo mesi e mesi di levatacce hanno capito al volo che gli conviene riempire la mia ciotola di croccantini prima di andare a letto.


Il mio alimento preferito sono i croccantini, ovviamente quelli di qualità, mi nutro solo con roba di alto livello. Il mio cibo deve contenere carne di prima scelta al 100%, senza altre porcherie. Le crocchette buone si riconoscono facilmente dal prezzo, costano il quadruplo, ma le esigo, nella mia ciotola non accetto niente di qualità inferiore, i miei bipedi lo sanno bene. L'ultima volta che hanno toppato la qualità dei croccantini, ho fatto lo sciopero della fame e gli ho tenuto il muso, hanno ceduto dopo due ore scarse, poi mi hanno preso quelli della mia marca preferita e hanno regalato gli altri al gatto dei vicini, quello sfigato.


Il mio fabbisogno quotidiano di croccantini è moderatamente elevato, il riposo necessita di energie, riconosco di essere esoso, l'onore ed il privilegio di servirmi non sono alla portata di tutti.


Dopo mangiato faccio un giro di perlustrazione dei miei possedimenti per sgranchirmi le zampe e per autocompiacermi del mio stato di felino alfa, è il momento introspettivo della giornata. Il mio territorio è molto esteso, è composto da tetti, terrazzi e giardini, la parte principale è la casa, pulita e confortevole, calda in inverno e fresca quando d'estate fa caldo, per questo ci passo la maggior parte del tempo, comunque il resto dei miei possedimenti è frequentemente monitorato dal mio sguardo vigile quando mi apposto di vedetta sul davanzale. Nel corso del sopralluogo, mi capita di imbattermi nelle ignare prede che osano avventurarsi nel mio territorio: grandi insetti, volatili, lucertole, gechi, piccoli roditori, sono ineluttabilmente soggette ad un destino implacabile che gioca con le loro fragili esistenze fino a distruggerle. Quel destino sono io. La loro sofferenza è direttamente proporzionale al mio divertimento. Nonostante il mio aspetto mansueto e pacioccone sono un felino letale, lo dimostrano le condizioni in cui sistematicamente riduco i vari topi di pezza che utilizzo per affilarmi gli artigli.


Periodicamente i miei umani arricchiscono il mio territorio con un albero scintillante pieno zeppo di palline colorate, credo sia il loro modo di ringraziarmi per la mia presenza e per accattivarsi la mia simpatia. Non posso fare altro che dimostrare di aver gradito il dono usandolo come grattatoio arrampicandomici selvaggiamente a unghiate. Dimostro il mio gradimento anche prendendo a zampate le palline colorate che però tendono ad essere troppo fragili.


Dopo il giro di perlustrazione mi riposo, sonnecchiare è uno dei segreti della mia bellezza e un’attività fondamentale per abbattere lo stress quotidiano. Sonnecchio in qualunque posto sufficientemente morbido e tranquillo, nella mia cuccia reale, ma anche su letti, divani, sedie, mensole, tavoli e tappeti. Quando mi trovo adagiato su una zona sufficientemente morbida, consona al mio status di felino alfa, mi compiaccio della superficie mostrando apprezzamento con gesti armonici ed eleganti che ricordano quelli di un pianista o di uno che fa il pane. Non posso evitare di farlo, è più forte di me, gli umani sembrano gradire anche se gli trito tappeti, coperte e copriletti.


Uno dei posti migliori è il lettone matrimoniale, discreta location ma non gli dò la quinta stella perchè di notte gli umani ci si intrufolano sempre, li sopporto anche se sono un po' invadenti. Altra notevole location è la tavola da stiro, sufficientemente morbida, in posizione elevata vicino al finestrone, odora sempre di pulito e a volte è anche tiepida, di solito dopo che gli umani ci hanno stranamente armeggiato sopra con uno strano oggetto che sbuffa.


Non vorrei passare per un essere pigro, basta sapersi organizzare. Io ottimizzo al massimo il tempo a mia disposizione, gioco, caccia, perlustrazioni, pulizia, tutto è perfettamente organizzato nei minimi dettagli, mi rimane quindi molto tempo da dedicare al meritato relax.


I miei momenti di riposo sono comunque sempre produttivi. Quando mi appallottolo la mia mente, costantemente attiva, vaga in pensieri profondi che spaziano dalla curvatura dello spazio alla critica della ragion pura, per arrivare ai grandi misteri dell'universo: come ad esempio quello della sparizione della cacca dalla lettiera.


Anche quando sonnecchio sono sempre semi-vigile e pronto a svignarmela in caso dovesse arrivare qualche scocciatore o peggio un pericoloso predatore.


Nella mia zona aleggia una presenza indefinita, ma concreta, io lo chiamo "il predatore invisibile", è un essere pericolosissimo che si aggira nel mio territorio, sono sicuro che se ne sbatte del mio status di maschio felino alfa. Lui vuole predarmi. Il predatore invisibile è molto astuto e non si fa mai vedere, ma lascia diversi segnali della sua presenza, soprattutto rumori. L'insidia è sempre in agguato e può avventarsi molto rapidamente, io sto sempre allerta, dormo con un occhio solo, in qualunque istante sono pronto a sfuggire al pericolo, scatto al minimo rumore sospetto, venderò caro il pelo.


Oltre al predatore invisibile ci sono i piccoli umani, altra insidia letale, sono terrificanti, scoordinati ed emotivamente instabili, cercano sempre di catturarmi per strapazzarmi. Fortunatamente i loro movimenti sono impacciati e scappare seminandoli è facilissimo per un agile felino come me. Infine c'è il temibile aspirapolvere, un essere di forma variabile ma solitamente dotato di un corpo tozzo ed un lunghissimo collo che termina con una testa piccola, piatta e squadrata. Se ne sta quasi sempre buono a dormire nello sgabuzzino ma almeno una volta al giorno esce e perlustra tutta la casa soffiando come un serpe con un verso caratteristico e minaccioso. Credo che consideri il mio appartamento il suo territorio. Lui si comporta come io non esistessi, ho anche provato ad affrontarlo ma non mostra il minimo timore reverenziale nei miei confronti. Considerando che è attivo per poco tempo al giorno, per ora preferisco evitarlo, comunque lo rispetto.


Durante la mia giornata devo anche far svagare i miei umani, quando hanno voglia di divertirsi prendono filo o una pallina e io li faccio giocare un po' acchiappando il filo o la palla con salti e capriole. Sì lo so è un po' idiota, ma loro sembrano gradire parecchio e si divertono un mondo.


Quando i bipedi sono totalmente presi nei loro strani affari, mi diverto a distrarli, mi struscio, salgo sul tavolo, cammino sulle tastiere del loro pc, mi strofino al monitor e alla tv. Alla fine riesco sempre a distoglierli da quello che stavano facendo e torno al centro dell'attenzione. La mia arma risolutiva è la "mossa supina", mi metto a pancia all'aria. Quando lo faccio sono irresistibile, loro smettono qualunque attività e mi vengono a coccolare. Sono in mio potere.


Gli umani comunicano in modo primitivo ed incomprensibile ma io so decifrare i loro rudimentali comportamenti, ad esempio: ogni volta che aprono la porta del frigo vogliono darmi da mangiare, ovviamente io arrivo subito. Inoltre gli strani bipedi emettono una miriade di inutili ed incomprensibili suoni, forse tra di loro riusciranno anche ad intendersi ma devono ancora evolversi molto prima di poter esprimere qualunque tipo di concetto con un semplice "miao". Mi sono accorto quasi subito che quando si riferiscono a me emettono sempre il solito verso strampalato, ogni volta che lo sento cerco sempre di dare loro un minimo di riscontro, è l'unica interazione che gli concedo, non bisogna viziarli troppo.


I miei umani sono fondamentalmente intelligenti ma a volte hanno tempi di reazione un po' lunghi, quando voglio uscire, oppure voglio entrare in una stanza chiusa, mi piazzo davanti alla porta, il segnale è elementare, peccato che non sempre viene recepito istantaneamente, allora rincaro la dose miagolando, se continuano a non capire mi metto a grattare la porta. Di solito alla terza volta lo capiscono al volo, che devono aprire. Ci vuole pazienza.


Il mio territorio viene periodicamente visitato da quella che chiamo: "la preda inafferrabile". Si tratta di un “pippolo rosso” che ogni tanto appare, è velocissimo ed imprendibile, si muove con movimenti fulminei che ho stimato prossimi alla velocità della luce (laser). Il puntino mi teme e mi rispetta ma talvolta, sprezzante del pericolo, mi sfida avvicinandosi a me in modo avventato. Quando provo a ghermirlo fugge a scatti di una velocità inaudita. Forse è un UFO, comunque sto valutando di non tentare più di catturarlo, i continui insuccessi alla lunga potrebbero limitare la mia smisurata autostima di predatore felino.


A volte mi diverto a nascondermi, ogni anfratto di casa, anche il più piccolo e recondito, per me non ha segreti, posso diventare invisibile muovendomi come un ninja. Quando i miei bipedi realizzano la mia assenza si sentono persi, iniziano a cercarmi preoccupati con crescente agitazione, se tardo troppo a palesarmi arrivano sull'orlo di crisi isteriche. Nel preciso istante in cui tornano a godere della mia rassicurante presenza, l'imbarazzante tensione si trasforma istantaneamente in una incontenibile gioia. Che strullacchiotti.


Spesso mi piazzo in un posto tranquillo e sopraelevato, come una mensola oppure in cima al frigorifero. Mi rilasso osservando le attività quotidiane degli umani; sono uno spasso, meglio di Netflix. L'attività è appagante anche se spesso mi prende sonno e mi addormento come un obeso bipede davanti alla tv.


Nella mia giornata le micie hanno poco spazio, una volta sono stato rapito da una strana borsa e trasportato fuori dal mio territorio. Da allora le gatte non mi interessano più, non so bene cosa sia successo, ad un certo punto è arrivato un orribile umano vestito di bianco, stranamente m'è presa un'irresistibile botta di sonno, quando mi sono risvegliato ero al sicuro nella mia cuccia, un po' frastornato ma tutto intero (si fa per dire). Il gentil sesso felino non è più una mia priorità, ora considero la spazzolata settimanale come un rapporto sessuale completo, le mie fan non se ne fanno una ragione, io sì. Le gatte sono un inutile perdita di tempo, ora non ho distrazioni e mi dedico totalmente al nutrimento ed al riposo. Comunque anche se sono castrato con le micie, se voglio, dico sempre la mia perché io la gatta la conquisto con la mente, il mio è un approccio cerebrale totalmente appagante da rendere superfluo l'atto fisico.


Nonostante i miei numerosi impegni quotidiani, dedico sempre un po' di tempo allo svago, i miei giochi preferiti sono:


FILO: da giocare da solo o con un umano che ha il compito di muoverlo fino a che non mi stufo;


ACCHIPPINO, da giocare solo, fingendo di scappare al predatore immaginario, o con un bipede che ha il compito di impersonare il predatore immaginario;


PALLA: ci posso anche giocare da solo ma preferisco farlo con un umano, mi serve un essere inferiore per andarla a riprendere quando la sparo troppo lontano, non posso sprecare preziose energie;


TOPO: è simile alla palla ma serve più che altro ad accontentare i miei bipedi, si divertono a ricaricare continuamente il meccanismo che fa muovere il topo, nonostante questo, sembrano convinti che il topo sia vero, che scemi!


PIEDI: altra attività utile a sollazzare un po' i miei umani, si divertono quando gli predo i piedi sotto le coperte avventandomi con ferocia sul copriletto, il fatto che venga tritato non sembra preoccuparli.


Infine tra le mie occupazioni giornaliere c'è l'imponderabile, cioè quello che il felino naturalmente trasmette nell'ambiente, onorandolo con la sola presenza. Io la chiamo “positività felina”, è un qualcosa di indefinito, ma palpabile all'atto pratico, fa parte del mio essere e non faccio fatica a sprigionarla, basta la mia illuminata presenza e tutto brilla di luce riflessa.






ps. #miao








FabR#Un_Giorno_Da_Gatto

Commenti

  1. CHe dire?! Solo questo: sei bravissimo! Chi ti ha fatto la consulenza? Forse Poldo ?

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