il ferro di cavallo di Niels Bohr


An expert is a man who has made all the mistakes which can be made in a very narrow field
(Un esperto è un uomo che ha fatto tutti gli errori che sia possibile compiere in un campo molto ristretto)
Niels Bohr
Il faccione sulle banconote da 500 corone danesi è quello di Niels Bohr.
Niels Bohr è stato un grande fisico danese, premio nobel per la fisica nel 1922, le sue intuizioni furono fondamentali per lo sviluppo della teoria dei quanti che, insieme alla relatività di Einstein, costituisce il fondamento della fisica moderna.
Niels fu anche un buon giocatore di calcio, faceva il portiere, militava nell'Akademisk Boldklub una delle due squadre di Copenaghen. Non arrivò mai a vestire la maglia della nazionale danese come il suo talentuoso fratello Herald (medaglia d'argento ai giochi olimpici del 1908 oltre che illustre matematico). Pare che quando l'azione si svolgeva nella metà campo avversaria Niels si mettesse a pensare a problemi matematici, questa sua particolarità una volta fu la causa di una rete incassata su un facile tiro dalla lunga distanza.
Bohr ebbe vivaci discussioni con Albert Einstein che contestava la natura probabilistica dei processi fisci derivanti dall'interpretazione della meccanica dei quanti, i due furono comunque buoni amici e si scambiavano spesso lettere. Durante uno di questi carteggi Einstein scrisse la sua famosa osservazione sulla teoria dei quanti: "Dio non gioca a dadi con l'universo", alla quale Bohr rispose: "non dire a Dio come deve giocare". In seguito Einstein tornò sull'argomento aggiungendo: "mi sono guadagnato il diritto di commettere degli errori".
Ho trovato un bellissimo aneddoto su Niels Bohr.
Una volta un suo studente andò a fagli visita nella sua casetta di campagna a Tisvilde, al suo arrivo il ragazzo fece caso ad un ferro di cavallo attaccato sulla porta d'ingresso e rimase stupefatto:

"Professore, non mi dirà che uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi crede veramente che un ferro di cavallo sull'uscio di casa porti fortuna?"

"No", rispose Bohr, 
"certo che non ci credo amico mio, ma pare funzioni lo stesso!"

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